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Ricostruzione di un moncone protesico con perno in fibra di quarzo

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Ricostruzione di un moncone protesico con perno in fibra di quarzo

a cura del dott Giorgio Stori, medico chirurgo odontoiatra

Quando la distruzione della parte visibile del dente e’ molto accentuata, il dente deve essere “devitalizzato”. Il risultato di questa situazione e’ spesso un moncone , che, per essere utilizzato per sorreggere una corona, deve essere rinforzato.Uno dei sistemi utilizzati e’ quello di rinforzare il moncone, ancorando all’interno 
della radice un perno prefabbricato in fibra, molto resistente che funge da “armatura” del moncone.Il moncone quindi può essere efficacemente utilizzato per sostenere una capsula.

Normalmente il dente devitalizzato deve essere ricostruito, perché dopo aver tolto la carie e dopo aver fatto la cura canalare, rimane ben poca struttura sana!
Molto spesso il dente devitalizzato deve essere ricoperto con una capsula per aumentare la resistenza perciò la ricostruzione del dente con i perni ha lo scopo di sopportare l’incapsulamento.

Sequenza operativa: si stabilisce, in base alle dimensioni della radice, il diametro del perno che andremo ad utilizzare. Si utilizzano delle frese “dedicate” alla preparazione del canale all’interno della radice, frese che hanno lo stesso diametro del perno che inseriremo. I perni che vengono utilizzati, sono fatti di fibra di quarzo, materiale che riproduce molto fedelmente le caratteristiche di durezza ed elasticità del dente naturale.Una volta preparato l’alloggiamento del perno all’interno della radice, si procede alla detersione del canale, che deve essere ripulito accuratamente dai residui di guttaperca e cemento, che sigillano il canale radicolare dopo la devitalizzazione. Una volta pulito ed asciugato, il canale viene riempito di acido ortofosforico, che elimina tutti i residui organici, poi risciacquato ed asciugato. Si introduce poi un liquido adesivo, che viene attivato utilizzando un’apposita lampada alogena.Lo stesso liquido adesivo si applica al perno, e si attiva con la stessa lampada. A questo punto si introduce nel canale radicolare un apposito cemento detto “duale”, costituito cioè da una base e da un attivatore (catalizzatore), che ne determina l’indurimento, e subito dopo si inserisce il perno. Si favorisce l’indurimento del cemento con l’utilizzo, per alcune decine di secondi, della lampada alogena. Ad indurimento avvenuto, si completa la ricostruzione del dente con la stratificazione di resina composita, materiale che viene sempre indurito con la solita lampada alogena.
A questo punto entra in gioco il protesista, che provvederà alla limatura del dente che verrà ridotto a moncone, vi applicherà una corona provvisoria, e, successivamente prenderà un’impronta di precisione, al fine di realizzare la corona definitiva.